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Poesia. L’univerbazione
(ripresa da M. G. Lenisa, la madre) crea la fusione tra la minima unità di
significato (sema) e l’universo (cosmo), memore che all’inizio fu
il Verbo (cfr. D. Puccini, p. 11); si potrebbe supporre, a prima vista,
trattarsi di poesia cosmica, un filone che da alcuni decenni ha avuto notevole
fortuna, sennonché qui vi è un aspetto tipicamente femminile, di elegante vena
figurativa e penetrante sensibilità, che l’avvicina al sentire più intimo e
poetico dell’io; valga per tutte proprio la poesia d’apertura, La quarta
dimensione: “Brillio segreto della Luna, | è quasi giorno | in principio
d’Aprile”.
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Recensione |
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