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Poesia. Forse il rimpianto
spinge al sogno o a idealizzare una stagione mai perenta poiché vive nel
presente della memoria, sarebbe però sterile senza l’afflato poetico che in
Barbieri perviene a esiti qualitativi assai personali per quel chiarore sotteso
ai versi anche come ‘Splendore divino’ (p. 45): è tragica l’umana realtà che
vede infrangersi gioventù e bellezza, amore e ideale, davanti alla decadenza e
alla morte: ma la poesia rompe il velo del tempo che copre i segni dell’essere,
e ci fa partecipi alla parola in cui esiste la speranza di penetrare l’ultimo
enigma.
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Recensione |
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