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Saggistica. La visione è
comunque sincretica di per sé quando unisce l’immaginario al reale, accezione
primaria della poesia mai esatta nel formulare distinzioni ove finisca l’uno e
inizi l’altro: e questo saggio illumina su quei tratti – parliamo di contenuti –
che riescono meno interpretabili o per volontà dell’autrice o per un oggettivo
istinto che (dis)conosce la compattezza dell’io; ironia e polemica sono armi che
a volte non consentono analisi (d)istruttive. La lingua va preservata, e la
Lenisa opera in tal senso: i suoi mutamenti si effettuano nella struttura a
rivelare le più intime risonanze.
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Recensione |
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