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Elegia provinciale
dalla stampa
Libro di successo sulla sua epoca
Il Tirreno, marzo 2008
Nella stagione dei festeggiamenti dei 150 anni dalla nascita di Puccini, in
libreria riscuote consensi il libro Elegia provinciale di Giancarlo
Micheli, edito da Mauro Baroni. Un viaggio nel mondo pucciniano, e soprattuto
in quella stagione storica, con il contrasto tra la piccola realtà dì
provincia e le ambizioni europee della borghesia, letto attraverso un
episodio: il suicidio di Doria Manfredi, domestica di casa Puccini, mentre il
Maestro scrive le arie della Fanciulla del West. Il libro sarà
presentato oggi alle nei saloni monumentali della Biblioteca statale.
Interverranno oltre all'autore Marinella Lazzarini e Luciano Luciani.
Doria, un amore disperato
Il Tirreno, marzo 2008
Giancarlo Micheli fa il romanziere. Lo fa con passo asciutto ed elegante,
scegliendo ora il linguaggio del popolo, con le sue parole così antiche e
cariche di vita, ora quello della bella società. Ma soprattutto lavora
intorno a una storia minore per raccontare attraverso questa la vita,
un pezzo di società di inizio Novecento.
E' la storia di Doria, governante di Giacomo Puccini, morta suicida sotto i
veleni della moglie del grande compositore che l'accusa di essere l'amante
del Maestro. E' la storia di un dolore vero piuttosto che di un amore
storicamente reale, visto che oggi la scoperta casuale di lettere autografe
di Puccini ci dice che l'amante non fu lei ma la cugina Giulia. Ma che anche
il romanzo lo immagina come un amore a una sola direzione, fatto di sogni e
passioni da una parte e tutt'al più di un biglietto dolce ma senza anima
dall'altra.
Sono due mondi che con le loro dimensioni così lontane – da una parte le
faccende domestiche, la vita nei campi, le messe, dall'altra le grandi opere
da rappresentare nei teatri, i viaggi per il mondo, gli ambienti
intellettuali e teatrali frequentati – si incrociano senza mai
fondersi.
Doria, come scrive nella postfazione l'editore Mauro Baroni, diventa così
un'eroina di tenera pucciniana memoria. "Ma Giacomo, hai saputo veramente
amare chi ti ha veramente amato?, si domanda, ancora nella coltre del marmo,
Doria". Una storia ordinaria – ai tempi del Puccini impegnato a scrivere
La fanciulla del West – che aiuta a rileggere atmosfere e passioni di
un'epoca. Proprio nei giorni in cui Puccini torna di grande attualità, tra i
festeggiamenti dei 150 anni dalla nascita e i tribunali dove le sue storie
di amore-non amore paiono tutte destinate a finire.
«Elegia provinciale» è alla seconda edizione
La Nazione, dicembre 2007
Seconda edizione per Elegia provinciale il libro di Giancarlo Micheli
edito da Mauro Baroni, che ricostruisce la vicenda del suicidio di Doria
Manfredi, la servetta di casa Puccini. Il volume, ben scritto e di grande
interesse, è stato presentato a Firenze alla biblioteca Marucelliana e al
Caffè San Marco di Trieste, ottenendo in entrambe le occasioni attenzione e
apprezzamento. Elegia provinciale è un romanzo in bilico tra fiction
(comunque verosimile) e verità storica: l'autore colloca la vicenda nel quadro
storico e sociale dell'epoca, dandone un'interpretazione accurata e
convincente.
Il Puccini ntimo e segreto in un libro di Micheli
La Nazione, novembre 2007
Di un Puccini segreto e intimo, collocato nella società del primo decennio del
`900, parla il romanzo Elegia provinciale del viareggino Giancarlo
Micheli (Mauro Baroni editore), che sarà presentato oggi alla Biblioteca
Marucelliana (Sala Consultazione, 16,30). Il motore della narrazione è lo
scandalo della domestica di casa Puccini, Doria Manfredi. accusata
ingiustamente di essere stata l'amante del maestro e morta suicida. Micheli però
non indulge al morboso, anzi con una scrittura 'alta' e letteraria, mentre
rivela la relazione segreta del compositore con la sua amante storica, Giulia
Manfredi (cugina di Doria), dipinge un suggestivo quadro storico-sociale
dell'ambiente torrelaghese.
Il personaggio X è Giulia Manfredi
La Nazione, agosto 2007
Il film che Benvenuti sta preparando rilegge un vero e proprio scandalo di
inizio '900: il suicidio della servetta di casa Puccini, Doria Manfredi, che
si tolse la vita con il veleno a soli 22 anni. Il regista ha annunciato che
il suo film contiene novità storicamente accertate, che costringeranno a
riscrivere una parte della biografia pucciniana. E tutto ruota, aggiunge,
intorno a una misteriosa persona, lo chiameremo il «personaggio X» il quale
offre una nuova chiave di lettura degli eventi che vanno dall'ottobre del
1908 al gennaio del 1909.
Alla vicenda ha dedicato molte ricerche e un libro Giancarlo Micheli, autore
di Elegia provinciale, un bel romanzo di ricostruzione storica e
ambientale, che sarà presentato venerdì alle 19 nel giardino della
biglietteria del Festival, a Torre del Lago. Micheli è convinto che il
«personaggio X» potrebbe essere Giulia Manfredi, cugina di Doria. Nel libro
Micheli racconta che, mentre Doria aveva una sorta di devozione per il
Maestro, che non si tramutò mai in contatto sessuale, la cugina ebbe invece
una storia d'amore con Giacomo Puccini. «Quando ho scritto il libro —
osserva — non ero interessato a un'indagine di tipo giudiziario. Ho
preferito indagare nei rapporti sociali a Torre del Lago in quegli anni. E
scrivo che Doria si toglie la vita quando scopre che la cugina aveva avuto
rapporti sessuali col maestro».
Perché allora l'ostilità di donna Elvira si abbattè su Doria? «La giovane
era stata testimone di una verità scomoda che riguardava la figlia di primo
letto di Elvira, Fosca. Un groviglio di aggressività e gelosia fece il
resto».
Micheli è convinto che la figura di Giulia non sia negativa: «Mentre Doria
si sentiva subalterna al borghese Puccini, la cugina seppe instaurare un
rapporto paritario col grande personaggio. Gli teneva testa, reclamava un
amore fra uguali».
L'ultimo romanzo di Micheli
Marisa Cecchetti
La Nazione, maggio 2007
E' il 1908 e Puccini sta lavorando a La fanciulla del West, ma
l'atmosfera di Torre del Lago non è la più adatta alla concentrazione. Tutto
dipende dalla gelosia di donna Elvira e dai colpi di testa della Fosca, la
figliastra, che finiscono per richiedere una vittima. In un periodo storico in
cui i ricchi si possono permettere di tiranneggiare i poveri, la vittima è
Doria, la ragazza a servizio dai Puccini, affascinata dal Maestro, ma
ingiustamente incolpata di avere una relazione con lui. Sta dalla parte degli
umili Giancarlo Micheli, in Elegia provinciale, ricostruendo con
precisione documentaristica una storia che si sviluppa ín interni fumosi
affacciati sul lago, popolati da cacciatori di folaghe, per strade di fango
percorse da donne nere che vanno alla chiesa, con l'umido scuro delle pinete e
la pioggia che intristisce. Il maestro, dietro ai suoi trionfi, vi appare di
modesta generosità umana, le donne di famiglia di basso valore etico.
La triste storia della servetta di villa Puccini
La Nazione, marzo 2007
VlAREGGIO. Domani alle 17 in Comune, sarà presentato il libro di Giancarlo
Micheli Elegia provinciale romanzo pucciniano, o meglio romanzo storico
perché si concentra sulla vita torrelaghese ai tempi di Giacomo, Elvira e
Doria. Il libro prende come spunto la vicenda di Doria Manfredi, la servetta
di villa Puccini, che si uccise nel 1909, perché travolta dall'accusa di avere
una relazione col compositore. Tutto falso, ma fu punita forse (é la tesi
accolta da Micheli) per aver sorpreso Fosca, la figlia di Elvira a letto con
un uomo che «non è Salvatore Leopardi, suo legittimo consorte». Se l'adulterio
sia realmente accaduto o no a Micheli non interessa granché, a lui importa
l'epilogo tragico della storia, per dimostrare «quel processo di violenza
psicologica che la trasformazione della società portava anche a Torre del
Lago». Doria era figlia di un bracciante che riuscì, spiega Micheli, a salire
la scala sociale con un impiego alle ferrovie, ottenuto grazie all'influenza
di Puccini. Partecipano alla presentazione Franco Moretti e Manrico Nicolai,
direttore generale e presidente del Festival Puccini, il filologo Angelo
Tonelli, l'attrice Paola Lazzari e l'editore Mauro Baroni.
La triste storia
di Doria
Manfredi
Il Tirreno, marzo 2007
VIAREGGIO. Elegia provinciale è il romanzo di Giancarlo Micheli, edito
da Mauro Baroni, ultima fatica dell'autore viareggino Quaranta anni da poco
compiuti, metà dedicati alla scrittura in versi e in prosa. Il romanzo prende
spunto dal suicidio di Doria Manfredi giovane domestica di casa Puccini, nel
gennaio 1909. La tragedia avvenne quando il compositore lavorava a La
Fanciulla del West e il romanzo accompagna il musicista alla ricerca
dell'ispirazione: da Boscolungo pistoiese a Torre del Lago, da Parigi a
Londra. «Dipanando le dinamiche esistenziali che legano i componenti della
famiglia del musicista e gli abitanti di Torre del Lago – spiega l'autore – la
narrazione mette in luce alcuni nessi sociologici propri di un'epoca di
passaggio. Al principio del secolo scorso in un territorio selvaggio su cui è
insediata un'economia semifeudale, famiglie della ricca borghesia
dell'industria ed artisti famosi scelgono le sponde del lago di Massaciuccoli
per edificare un patrimonio di residenze di villeggiatura dove godere i
conforti della serena amenità del luogo. Alcune famiglie autoctone, di
proletari che fino ad allora avevano galleggiato sulla palude di un'economia
di sussistenza, estenuandosi in una bracciantile miseria. prestando a giornata
la loro opera nei campi dei Borboni o dei marchesi Ginori, alcune famiglie si
legano ai nuovi residenti borghesi, dai quali ricevono il dono ambiguo di
un'equivoca emancipazione sociale. Tra queste è la famiglia di Doria
Manfredi».
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