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“Ha 177 anni e non li dimostra”
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Sede del Circolo degli artisti - Casa di
Dante. |
Franco Margari,
Presidente, e Silvia Ranzi
presentano l'ultima mostra "Sorella Acqua". |
Fondata nel 1843, la Società delle Belle Arti – Circolo degli Artisti di Firenze
“Casa di Dante”, costituisce un fondamentale punto d’incontro e di scambio
culturale vivo e vissuto da parte degli artisti. In questo difficile momento
della pandemia, subisce, come tutte le istituzioni culturali, una battuta
d’arresto ma già fervono i programmi per una pronta ripresa delle attività, con
le dovute cautele.
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Roberto Mosi
davanti al manifesto della mostra. |
Incontro musica e poesia
Umberto Zanarelli e Roberto Mosi. |
Sono quindi quanto mai attuali le parole che definiscono sul sito, le
caratteristiche del Circolo: “La Società si pone come obiettivo di mantenere
integri i valori dell’arte, attraverso un’intensa attività espositiva e
culturale (concerti, conferenze, incontri letterari), mostrandosi sempre
sensibile a promuovere l’antica memoria e a coniugarla ad una uguale attenzione
per i valori estetici, storici ed ambientali intrinseci all’operazione
artistica. La Società, con la sua sede nel cuore di Firenze, possiede tre sale
espositive per mostre personali o collettive, una sala per conferenze e concerti
e, al piano superiore, un archivio storico. In maniera continuativa offre un
ricco programma artistico-culturale animato anche da dibattiti sulle tematiche
contemporanee ed è comunque a disposizione per artisti e collezionisti
interessati ad esporre le proprie opere nella storica sede.”
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Ultimo incontro prima della pandemia, al
piano Umberto Zanarelli e il poeta
Roberto Mosi. |
Il Presidente Franco Margari. |
In questo periodo dunque così complicato per il mondo della cultura, è apparsa
quanta mai importante l’iniziativa promossa dal Direttivo del Circolo e dal
dinamico Presidente, Franco Margari, che dà vita ad una Galleria online
dei soci denominata, appunto, “Galleria degli Artisti” (https://www.circoloartisticasadante.com/galleria-artisti/)
. Al momento sono ventidue le persone che si presentano con i loro dati
personali, le esperienze, la critica e le immagini di sei opere; tutto questo
preceduto da un breve pensiero sul significato del loro impegno.
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La Galleria degli Artisti presso
la Casa di Dante. |
Ho avuto recentemente – dal 10 maggio scorso [2020] – il piacere, e l’onore, di essere
inserito, in questa Galleria (https://www.circoloartisticasadante.com/roberto-mosi/).
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Roberto Mosi,
poeta e fotografo nella Galleria degli Artisti presso la Casa di Dante. |
Presento la mia attività di poeta e di fotografo con queste parole di
introduzione sono:
Amo
le parole / che si sollevano dalle strade / con il respiro della poesia /
giocano con le grafie della luce.
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Opera di
Roberto Mosi. Manifesto per l'incontro Un'altra Florentia. |
Le immagini delle opere riguardano la ricerca portata avanti negli ultimi anni,
sul versante della fotografia e della poesia, che ha visto come significativi
passaggi, incontri tenuti nella prestigiosa sede del Circolo degli Artisti – dai
manifesti della presentazione di libri a quelli di mostre collettive, come nel
caso della Mostra della I Edizione dell’Officina del Mito, alle copertine degli
ultimi libri di poesia, realizzate con fotografie dell’autore. I libri sono
Orfeo in Fonte Santa, Ladolfi Editore (video di presentazione:
https://www.youtube.com/watch?reload=9&v=vIr8cLJC-fk
), Poesie 2009-2016, Ladolfi Editore (video:
https://www.youtube.com/watch?v=FuSecM_Ox8E
), Sinfonia per San Salvi , Il Foglio(video:
https://www.youtube.com/watch?v=zj3xkwynxCk
).
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Opera di Roberto
Mosi. Manifesto per la mostra ai Confini del Mito. |
Opera di Roberto Mosi.
Manifesto per la mostra Firenze Foto Grafie. |
Per quanto riguarda la parte dedicata ai commenti della critica, sono stati
scelti gli interventi di autorevoli critici che rilevano il convergere di un
impegno costante fra ricerca dell’immagine poetica e quella della fotografia, da
Silvia Ranzi a Franca Alaymo, da Michele Brancale a Gianna Pinotti e Annalisa
Macchia.
Nel concludere, ci tengo a sottolineare che il tempo della pandemia ci porta a
considerare per ognuno di noi, per l’uomo in generale, l’importanza della
cultura, come fruitori e come organizzatori, nelle forme diverse in cui si
manifesta e il ruolo vitale di un’istituzione antica, fondata nel lontano 1843,
appare quanto mai prezioso e fondamentale.
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