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“La principessa
Elisa Baciocchi”
Teatro
Racconto
per nove azioni teatrali e
musica
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A
Casa del Vento, nei pressi di Pratolino, non lontano da Firenze, si è tenuto
il 1° agosto 2013 lo spettacolo La principessa Elisa Baciocchi tratto dal libro di
Roberto Mosi
Elisa
Baciocchi e il fratello Napoleone
(Ed. Il Foglio, 2013). Interprete un
gruppo di amiche appassionate di teatro, Giulia, Eliana, Gabriella, Emanuela,
Simonetta. Renato ha svolto il ruolo di voce narrante.
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L'autore Roberto Mosi sul palco con le
interpreti. |
Lo spettacolo si è tenuto all’aperto, ai margini di un prato incorniciato dalle
stelle. Il racconto teatrale si è unito al respiro delle musiche di Berlioz,
Lully, Paganini, Mendelssohn Bartholdy, Beethoven e Malher.
Le scene sono legate alle vicende della principessa Elisa, donna intraprendente
e appassionata, alla quale Napoleone affidò il governo dei principati di Lucca e
Piombino, di Massa e, poi, dell’intera Toscana.
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L'autore Roberto Mosi. |
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Alcuni momenti della rappresentazione teatrale. |
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Lo spettacolo parla della sua passione per il teatro, per le arti, della sua
intraprendenza nelle vicende dell’amore, dei cambiamenti civili, economici – da
moderna imprenditrice – amministrativi, che introdusse nei territori governati.
Lo spettacolo parla anche del periodo triste della sconfitta e della perdita del
potere – nel momento in cui il fratello è travolto in tutta Europa dagli
eserciti alleati – periodo nel quale sono messi a dura prova il suo coraggio.
Riuscirà a ricrearsi una vita a Trieste, a Villa Vicentina, con la figlia, gli
amici, le passioni per le arti e il teatro, fino al bagno fatale nelle acque
termali di Monfalcone.
L’ultima scena dello spettacolo la vede ancora – come all’inizio, quando si apre
il sipario – recitare con grande passione la storia d'amore di “Fedra”, da Racine:
«Un poison que Médée apporta dans Athènes.
Déjà jusqu’à mon coeur le venin parvenu
Dans ce coeur expirant jette un froid inconnu;
Déjà je ne vois plus qu’à travers un nuage
Et le ciel et l’époux que ma présence outrage;
Et la mort, à mes yeux dérobant la clarté,
Rend au jour, qu’ils souillaient, toute sa pureté.»
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articolo |
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