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I gatti nei tarocchi

prima parte
seconda parte

Che I gatti abbiano avuto un ruolo tristemente importante nella caccia alle streghe da parte dell’Inquisizione è cosa risaputa. In particolare il gatto nero, che a causa del suo colore è stato perseguitato come creatura maligna e a tutt’oggi è legato a odiose superstizioni che lo considerano un porta-sfortuna. Curioso, invece, è come anche nel presente i disegnatori di Tarocchi contemporanei siano impegnati a interpretare in chiave felina il gioco antico delle carte. A prescindere dalla lettura del futuro, che comunque riconferma il legame del gatto con l’intuizione e la magia, si tratta di mazzi molto suggestivi e numerosi.

Ho scelto alcune carte da mazzi differenti. Per esempio i Baroque Bohemian Cat’s Tarot di Alex Ukolov e Karen Mahony (Magic Realist Press 2004) ripropongono i mici in abiti barocchi e contemporaneamente sottolineano il lato bohemian, ovvero artistico, che li caratterizza.

cinque di bastoni

cavaliere di coppe

due di spade

il giudizio

il papa

la torre

 

papessa

 

re di bastoni

Nel Cat’s Eye Tarot di Debra M. Givin (non ancora pubblicati) viene osservato il punto di vista dei gatti. La Temperanza illustra due gatti, nero e bianco, che dormono acciambellati come il simbolo del tao; mentre il Tre di coppe mostra la classica gattara che dà da mangiare.

I Cat Wisdom Cards di Toni Carmine Salerno (Blue Angel Gallery 2005) invece si concentrano sull’aspetto grafico. Sono composti soltanto da 45 carte con foto che illustrano gli stati d’animo dei nostri amici, come una situazione di allarme, il controllo dei cuccioli, l’individualità, ma anche alcuni lati spiritosi del gatto, come la tentazione di mangiare una rana o di nascondersi nelle borse.

 

 

innominato

I ventidue Chat Du Marseilles Tarot di Elaine Moertl (pubblicati dall’autrice nel 2004) sono una corretta reinterpretazione in chiave felina dei Tarocchi di Marsiglia. Dunque il mazzo è scomposto in arcani maggiori e arcani minori. Peccato che si sia rinunciato al colore, che tanta parte ha nelle figure antiche.

bagatto

gli innamorati

la forza

la giustizia

la morte

il matto

Il mazzo Tarot Du Chat di Sedillot & Trapet (ed. Jacques Grancher 1994) al contrario non rinuncia al colore e anch’esso segue il percorso tradizionale diviso in arcani maggiori e minori. Il Diavolo è un gatto nero con ali di pipistrello e la Papessa una gatta rossa con occhi verdi, che indossa la tunica viola e regge un libro su quale compaiono due maschere feline bianca e nera.

dieci bastoni

otto denari

cavaliere di coppe

il diavolo

l'appeso

papessa

Monto interessanti anche i ventidue arcani maggiori Tarogatti di Serena Ciai (ed. Maestri Cartai, s.d.), nei quali le figure dei mici sono estremamente stilizzate in nero e rosso su fondo bianco con cornice nera e puntano a una lettura esclusivamente intuitiva.

Per concludere questa prima parte dedicata ai gatti nelle carte ho scelto i ventidue Tarot For Cats di Kipling West & Regen Dennis (ed. Macmillian 1996), in cui le figure non hanno stretto legame con gli originali di Marsiglia, ma sono assai godibili, come L’imperatrice rappresentata da una gatta bianca coi suoi tre micini.

 

 

 

 


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