Il rione delle anticipazioni che non sono sulla bocca di tutti. Notizie per curiosi ed esigenti. (Noemi Israel)

Editoriale d'apertura — In questi ultimi quindici anni si può proprio affermare che il mondo del web abbia cambiato, o meglio rivoluzionato, le comunicazioni, sia nel bene che nel male. Non mi voglio addentrare in quella parte di comunicazioni che, semplificando, da più parti vengono considerate spesso inutili, mentre preferisco puntare l'attenzione sulle comunicazioni di utilità collettiva e sulle comunicazioni che favoriscono la riflessione su aspetti della realtà spesso considerati marginali. Di nuovi blog non credo si senta la mancanza e lo dimostra il fatto che dopo un primo periodo di totale affollamento ora cominciano a subire uno scadimento nell'affezione dei navigatori o perché sono costruiti su misura dell'artefice o perché ruotano attorno ai soliti argomenti che nel tempo si esauriscono. E mi sono limitato a quelli che, almeno originariamente, avevano un tema che suscitava interesse, non mi dilungo su quelli che affastellano argomenti i più disparati dove è più facile perdersi che ritrovarsi. Penso, mi auguro, che col tempo molta zavorra che ha ingolfato il web in questi ultimi anni si spenga facendo opportunamente venire a galla quei blog che meritano la giusta attenzione. Come ebbe a dire Noemi Israel, Semi di zucca è il rione delle anticipazioni che non sono sulla bocca di tutti. Notizie che i curiosi del web non hanno ancora messo a fuoco. Semi di zucca sta per "semi di conoscenza", buttati qua e là nella speranza che possano germogliare con nuove opinioni e attecchire come "vaccino anti-convenzionalità" sui pollici e gli indici degli zappisti informatici inesorabili. L'idea che ha spinto Noemi a questa impresa e a me di accoglierla dopo molte titubanze all'interno di Literary, è un esperimento che potrebbe nel prossimo futuro trovare un possibile sviluppo. Giampietro Tonon 20/07/2010